Da tempo sentiamo parlare di Casa Green con pochi semplici passi vogliamo percorrere gli obiettivi della normativa e i risultati che porterà se verrà applicata.
Partiamo dalla situazione attuale dell'Europa, secondo le stime, nel vecchio continente gli edifici sono responsabili del 40% del consumo finale di energia e del 36% delle emissioni di gas serra.
In generale, il 75% degli edifici esistenti è da considerare inefficiente dal punto di vista energetico. Questo fattore incide direttamente anche sulla qualità dell’aria delle nostre città. Per approfondire si può scaricare il dossier Mal'aria di città di Legambiente al seguente link:
La corsa ai cambiamenti climatici da un lato e la dipendenza dalle fonte principali di energia dall'altro ci costringono per il benessere del pianeta e delle future generazioni a mettere in atto drastiche attività di riduzione dei consumi e prima di tutti intervenire sulle abitazioni costruite in decenni durante i quali il problema energetico non era in primo ordine.
Cosa prevede?
Entro il primo gennaio 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno rientrare nella classe energetica E, mentre entro il 2033 dovranno passare alla classe D
Gli edifici nuovi dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028
Gli immobili di proprietà oppure di gestione pubblica dovranno essere a emissioni zero entro il 2026
Le esenzioni previste
Gli edifici esenti dalla direttiva europea sono i seguenti:
monumenti
case di vacanza (formalmente, abitate meno di quattro mesi l’anno)
palazzi storici ufficialmente protetti
chiese e altri edifici di culto
abitazioni indipendenti con una superficie inferiore a 50 metri quadrati
L'incontro del 12 giugno in Confindustria Salerno sulle Case Green ci darà l'occasione di una visione più chiara e sulle reali opportunità che questa direttiva ci offre.
Ecco il programma del convegno:
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